Esistono diverse esperienze di accumulo-recupero di energia elettrica per mezzo di sistemi ad aria compressa. In genere questi sistemi utilizzano compressori alimentati da energia elettrica a basso costo prodotta nelle ore notturne. L'aria compressa viene accumulata in cavità sotterranee ermetiche, ad una pressione di 70-100 bar e viene utilizzata in un impianto turbogas tradizionale, permettendo di eliminare il lavoro del compressore e aumentando così notevolmente l'efficienza. Il risparmio che si può ottenere è di circa il 40% di gas per la produzione della stessa quantità di energia elettrica.
Un altro possibile impiego conveniente dell’aria compressa è l'utilizzo della stessa per azionamenti pneumatici in linee di produzione per le più svariate esigenze e in genere per gli automatismi. Praticamente in tutte le unità produttive è necessario un anello di aria compressa, normalmente ad una pressione inferiore a 12 bar; utilizzando aria compressa prodotta di notte si ha un risparmio netto di energia elettrica giornaliera ed un abbassamento del picco di consumo della stessa.Il primo sistema di accumulo ad aria compressa è stato installato nel 1978 ad Hundorf, in Germania, con una potenza di 290 MW Un altro da 110MW, installato nel 1991 in Alabama, è stato costruito in 30 mesi ad un costo di circa 600 $/kW. In Ohio è prevista l'installazione di un sistema con una potenza di 2700 MW, il serbatoio è posto a 670 metri di profondità ed è una ex miniera di calcare. Questi sistemi hanno una buona capacità di accumulo: da 2 a 3 kWh/m3 di serbatoio (sotterraneo).Per un confronto basti pensare che mediamente i sistemi idroelettrici di accumulo hanno una densità energetica di appena 0,3 kWh/m3 di serbatoio idrico, invece l'efficienza netta è generalmente favorevole ai sistemi idroelettrici i quali permettono di restituire più dell' 80% dell'energia di origine.
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